RASSEGNA STAMPA

LA REPUBBLICA - Stuprate in questura il ministero parte civile

Genova, 2 dicembre 2010

Stuprate in questura il ministero parte civile

Il Ministero dell´Interno si è costituito parte civile nel processo, iniziato ieri mattina, a carico di Massimo Pigozzi, il poliziotto di 46 anni accusato di aver stuprato due prostitute romene e di averne palpeggiate altre due nello spogliatoio della questura di Genova.
L´udienza è stata rinviata al prossimo 14 gennaio. Il Ministero si è costituito parte civile per due motivi: per il danno diretto in relazione all´abbandono del posto di lavoro e per il danno all´immagine. In questo modo, peraltro, il Viminale potrebbe tutelarsi dal rischio di dover a sua volta pagare un risarcimento nello stesso processo. Una delle donne violentate, infatti, attraverso il suo legale, si è costituita a sua volta parte civile e chiamerà il Ministero come responsabile per il risarcimento di eventuali danni riconosciuti.
Gli episodi risalgono alla primavera-estate 2005. L´accusa nei confronti di Pigozzi, che è difeso dagli avvocati Nicola Scodnik e Alessandro Vaccaro, è quella di violenza sessuale aggravata. L´inchiesta è stata condotta dal sostituto procuratore Vittorio Ranieri Miniati. Il poliziotto, che era in servizio presso le camere di sicurezza della questura, era stato accusato dalle romene che si trovavano in stato di fermo, di essere state fatte uscire dalla cella e accompagnate nello spogliatoio dove sarebbero avvenute le violenze sessuali. Uno stupro e un palpeggiamento sarebbero avvenuti nel maggio 2005 ed altrettanti nell´agosto dello stesso anno.
Pigozzi fu condannato a tre anni e due mesi (in primo e secondo grado) nel processo per le violenze nella caserma di Bolzaneto durante il G8 del luglio 2001 a Genova perchè accusato di aver divaricato, fino a lacerare la carne, le dita di una mano ad una persona che era stata fermata provocandogli lesioni gravi. Al momento Pigozzi è in aspettativa dalla polizia e lavora in una pubblica assistenza.